“Resistenza femminista contro la guerra”: è una rete di ragazze coraggiose che organizzano improvvise proteste con le rose bianche e si dileguano, scrivono messaggi pacifisti sulle loro borse e sulle banconote, lasciano messaggi adesivi sugli scaffali dei negozi…
Mese: Aprile 2022 Pagina 1 di 2
“Chi poteva immaginare che (…) lo spettro di una guerra nucleare si sarebbe affacciato in Europa? (…) Pezzo dopo pezzo il mondo rischia di diventare il teatro di un’unica Terza guerra mondiale (…) Invece dobbiamo ripetere con forza: no, non è ineluttabile!”. Il libro di papa Francesco su pace e guerra.
Papa Francesco, Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace
Esistono nella Chiesa russa voci libere che infondono speranza. “Il libro di Václav Havel, Il potere dei senza potere, mostra come persone che parrebbero prive di possibilità d’azione siano invece in grado di esercitare un influsso sulla società totalitaria”. Un’intervista a padre Andrej, segretario della diocesi di Spagna e Portogallo del Patriarcato di Mosca.
Andrej Kordočkin, Strategicamente la guerra è già persa
Un sacerdote racconta inaspettati piccoli miracoli dell’accoglienza. Come la speranza abita in una professoressa di Kharkiv, che ancora a marzo teneva le sue lezioni online, o in un musicista russo, che ha deciso di suonare per i profughi ucraini. Un sacerdote racconta inaspettati miracoli dell’accoglienza.
Massimiliano Di Pasquale presenta l’intricato percorso dell’ideologo del sovranismo eurasiatico di Putin. Aleksandr Dugin, anzichĂ© abiurare nazismo e stalinismo, li rimodella e li pone a fondamento della sua nuova teoria politica.
Massimiliano Di Pasquale, L’Eurasia di Dugin è il modello geopolitico di sovranisti e populisti
Lo Stato-nazione annunciato da Putin assorbe in sĂ© ogni differenza per porsi immediatamente come utopia religiosa al cui servizio si è posto il Patriarca Kirill contro l’Occidente decadente. Teorico della rinnovata mitologia della Santa Russia è il filosofo Ivan Il’in.
Giulio Meotti, Chi ispira Putin, “Il Foglio”, 18 marzo 1918
Secondo Adriano Dell’Asta la giustificazione putiniana della guerra si situa al livello della lotta tra la realtĂ e la surrealtĂ : “ci troviamo precipitati in un vero e radicale nichilismo che non riconosce nessuna veritĂ con la quale fare i conti…”.
Un complesso intreccio di lingue e popoli ha attraversato la storia della nazione ucraina nei secoli della modernitĂ . Uno scenario complesso, per lo piĂą ignoto al pubblico italiano.
Giovanni Gobber, Ucraina/Tra Rutenia, Bocovina e Podolia: quando le lingue resistono alle ideologie
Il “mondo russo” è nell’ideologia di Putin come l’unitĂ suprema che abolisce ogni distinzione delle diverse nazioni slave. Secondo Ettore Cinnella l’indipendenza dell’Ucraina “non fu il risultato dell’azione dei gruppi nazionalistici di quel paese”, ma fu bensì l’esito di un lungo processo storico.
Ettore Cinnella, Ucraina. Il passato per capire il presente
Mentre Putin si apprestava a far entrare in Ucraina le truppe russe, tracciava le linee ideologiche di una nuova filosofia della storia che in un sol colpo cancella la visione sovietica della storia per annunciare al mondo una nuova Weltanschauung.
Fabrizio Foschi, La Russia di Putin, uno “spazio spirituale” che non tollera defezioni